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S’Incantu (Putifigari)
domenica 12 Giugno, 2022 ORE:07:00--17:00

Escursione n. 19
Data 12/06/2022
Località Putifigari domus de janas S’Incantu con pranzo dal pastore Tommaso
Sul lago del Cuga
Accompagnatori Madarese Agostino Cano Angelo
A causa di necessità organizzative non avremo più a disposizione il pullman, ci sposteremo con le nostre auto, di conseguenza anche la partenza è spostata alle 7,30.
Il contributo per il solo pranzo è di 15 euro
SCHEDA TECNICA
Trasferimenti in auto
Ritrovo a Sassari via Budapest ore 7.30 meglio visitare il sito al fresco
Percorso stradale incontro all’incrocio per Putifigari sulla SS127 Alghero- Ittiri
ore 8,00
Descrizione itinerario a piedi
DOMUS DE JANAS DI S’INCANTU O MONTE SISERI
PUTIFIGARI CON PRANZO AL CUILE DI TOMAS con PECORA BOLLITA
La nostra escursione parte dal bivio di Putifigari sulla SS127 bis Alghero Ittiri prenderemo una sterrata per circa 1,5 km e a sinistra attraverseremo un cancello e seguendo un sentierino arriveremo al sito archeologico S’Incantu
Nella Sardegna nord-occidentale, nel poco noto comune di Putifigari in provincia di Sassari, ad un’altitudine di 855 metri sopra il livello del mare, si trova uno dei gioielli nascosti della Sardegna e che prende il nome di S’Incantu. Si tratta della più bella delle quattro domus de janas ipogeiche che compongono la necropoli di Monte Siseri, chiamata così perché situata alle falde del monte omonimo. Il sepolcreto è risalente al Neolitico finale e fu ricavato da un affioramento di roccia tufacea, una particolare roccia magmatica. Il sito archeologico emerse grazie agli scavi eseguiti nel 1989, sotto la direzione dell’archeologo Gianmario Demartis. Oltre a S’Incantu, il sito comprende altre tre domus de Janas, ormai degradate. In queste tombe buona parte dei soffitti è crollata.
Delle tre strutture di Monte Siseri, la domus de janas di S’Incantu (anche chiamata tomba dell’architettura dipinta o tomba I) è quella che si è conservata meglio, nonché la più ricca. S’Incantu (ossia “l’incanto” in italiano) è un monumento eccezionale per gli appassionati d’archeologia e per gli studiosi. Al suo interno l’arte prenuragica si mostra in tutta la sua complessità e il suo splendore, rivelando una tale varietà di decorazioni da lasciare sorpresi. Il culto dei morti dei popoli sardi del Neolitico era infatti molto elaborato e la ricchezza e l’impegno messo per la costruzione e il decoro di questa domus de janas lo dimostrano appieno. Grazie a S’Incantu, il sito di Monte Siseri può considerarsi non solo il sito archeologico più importante del territorio comunale, ma anche quello in cui l’arte ipogeica (ossia lo scavo di tombe nella roccia, caratteristico delle popolazioni che abitavano l’isola già 6000 anni fa) si mostra al suo apice, nella sua massima espressione.
Dopo circa un’ora e mezza lasceremo il sito e per questione di tempo dovremo tornare al bus che ci accompagnerà davanti ad un’altra sterrata sulla strada di Putifigari sterrata che ci accompagnerà sulle sponde del lago Cuga incontreremo un territorio molto particolare rocce vulcaniche di colore scuro su una spiaggia bianchissima troveremo due nuraghi di cui uno (Nuraghe Alzola de sa codina) si trova su un isolotto solitamente allagato ma in questo periodo transitabile anche a piedi continuando attraverseremo una antica spiaggia di ostriche coralli molluschi pietrificati d’epoca preistorica forse lì c’era una antica barriera corallina .Arrivati a monte del lago passeremo sopra un antico ponte romano e seguendo il sentiero arriveremo alla Chiesa di San Leonardo al Cuga (“Santu Nenardu ‘e sa ‘Iddazza”) è una chiesa campestre situata in territorio di Ittiri, da cui dista circa otto chilometri.
È consacrata al culto cattolico e fa parte dell’arcidiocesi di Sassari.
La chiesa risalente probabilmente alla seconda metà del XII secolo, in seguito alla realizzazione della diga del Cuga e alla conseguente creazione del bacino artificiale è stata smantellata e ricostruita più a monte.
Poche centinaia di metri e troveremo il cuile di Tommaso che ci ospiterà per il pranzo a base di salsiccia formaggi locali e pecora bollita con pane zichi vino e buona compagnia.
Buona giornata
Agostino e Angelo